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Imola – Mugello con Alfa Romeo MiTo VELOCE

In un clima autunnale ci troviamo all’Autodromo di Imola in compagnia di una Alfa Romeo MiTo VELOCE rossa, esattamente come sono rosse le decorazioni che circondano l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Il sole fa capolino tra le nuvole illuminando un circuito che ha fatto sicuramente la storia delle gare automobilistiche.

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Fondato e costruito tra la metà degli anni ’40 e la metà degli anni ’50, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, ancora adesso uno dei pochi dove si corre in senso antiorario, ha ospitato nel 1980 il Gran Premio d’Italia e, dal 1981 al 2006, il Gran Premio di San Marino. Famosissimo, purtroppo per i risvolti tragici, è il Gran Premio del 1994 dove avvennero ben 3 incidenti gravi di cui due, purtroppo fatali. Il primo a sbattere durante le prove fu Rubens Barrichello che, fortunatamente, riportò solo qualche frattura. Il weekend di gara di quell’anno purtroppo però fu segnato dalla morte di Ratzenberger il Sabato e poi, durante la gara di Domenica, quella di Senna. Quest’ultimo è ricordato con una statua nel Parco delle Acque Minerali e con una targa all’ingresso del paddock. Per quanto riguarda invece le moto, l’Autodromo di Imola è famoso per le varie partecipazioni del Motomondiale e, attualmente, per il Mondiale Superbike.

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Purtroppo l’allestimento dell’Imola Classic ci impedisce di portare la nostra Alfa Romeo MiTo VELOCE all’interno del circuito per qualche scatto, perciò ci dirigiamo verso la Curva Tosa da dove inizia il nostro itinerario. Da tale curva inizia infatti la via di Codrignano che, con i suoi lunghi rettilinei, ci porta alla volta di Borgo Tossignano dove imbocchiamo la Strada Statale 610 Montanara Imolese che, in un crescendo di salite, curve e paesaggi spettacolari ci porterà a Firenzuola. La strada Montanara Imolese sale l’Appenino costeggiando il fiume Santerno (il maggior affluente del Reno) e percorre vari paesi, famosi per essere appartenuti alla Linea Gotica.

La Linea Gotica fu una linea fortificata difensiva instituita dai Tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale per difendersi dall’avanzata degli Alleati. Tale linea “tagliava” l’Italia dalle province di Massa e Carrara fino a Rimini, passando per la Garfagnana, l’Appennino Modenese e l’Appennino Bolognese. Abbandonato Borgo Tossignano la strada ancora esita a salire, infatti per arrivare ai piedi dell’Appennino dovremo passare anche il paese di Fontanelice. Il 1,4 Turbo Benzina Multiair da 170CV della Alfa Romeo MiTo scalpita e ha voglia di farci divertire ma inganniamo l’attesa per le prime curve “cattive” gustandoci le ottime sonorità offerte dall’impianto audio BOSE di cui la vettura è dotata.

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La strada finalmente comincia a regalare le prime emozioni all’altezza del paese di Castel Del Rio dove però decidiamo di fermarci per poter ammirare un piccolo ma interessante museo dedicato alla Linea Gotica. La fermata per ammirare il Museo della Guerra di Castel Del Rio è caldamente consigliata e in fondo all’articolo potrete trovare una gallery dedicata con alcuni scatti degli interni della collezione.

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E’ il momento di ridare vita al rombo della nostra MiTo VELOCE e dedicarsi al piacere di guida. Lasciatoci alle spalle Castel Del Rio infatti la Strada Montanara Imolese regala curve e paesaggi davvero spettacolari, il divertimento di guida è sempre presente ma anche l’occhio è certamente appagato e stupito curva dopo curva. All’altezza del paese di Moranduccio si passa il confine che divide l’Emilia Romagna con la Toscana e, successivamente, si incrociano i paesi di Coniale, Scheggianico e San Pellegrino.

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Lungo il percorso è possibile vedere la splendida valle scavata dal Santerno e oltre che vari esempi di architettura tipica del luogo.

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Se ci aggiungete anche gli splendidi colori offerti dal foliage autunnale l’appagamento è davvero massimo! Siamo però a poco più di metà del percorso. Dopo tanta pioggia una volta lasciata Imola ecco che il sole torna ad illuminarci una volta arrivati a Firenzuola.

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Da qui partono varie strade molto interessanti. E’ possibile infatti ricongiungersi con il celebre Passo della Futa, giungendo poi dalle parti di Barberino di Mugello e della Diga di Bilancino, che avete già scoperto in altri articoli. La nostra direzione però è un’altra. Ci dirigiamo infatti alla volta del Passo del Giogo, altro famoso percorso della zona. La strada statale 503 del Passo del Giogo è un mix di curve fantastico, non a caso è sede, ogni anno, della celebre cronoscalata.

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La Scarperia-Giogo è una cronoscalata famosa nella zona e percorre il Passo in direzione contraria alla nostra, dalla città di Scarperia alla cima. Salire e scendere questa meravigliosa porzione di Appennino vi divertirà e la nostra esperienza è arricchita dagli scorci che la nebbia riesce a regalarci. E’ il momento di dirigerci alla volta del paese di Scarperia che ospita il nostro punto di arrivo: l’Autodromo del Mugello.

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Scarperia, meraviglioso borgo medievale, è famoso anche per la produzione artigianale di coltelli. Scendendo, ecco comparire l’Autodromo del Mugello. Più di una volta avete ammirato le curve di questo fantastico circuito nei nostri articoli e anche stavolta abbiamo la fortuna, grazie anche a Riccardo Benvenuti, di poter entrare nel paddock per effettuare qualche scatto.

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Il Mugello Circuit fu costruito nel 1972 ed acquisito nel 1988 da Ferrari. La parola Mugello è adesso associata al Circuito Internazionale, sede del Gran Premio d’Italia MotoGP, ma per molti appassionati rievoca anche il vecchio Circuito del Mugello. La corsa era una delle più antiche d’Italia e i concorrenti partivano dal paese di San Piero a Sieve o da Scarperia, percorrendo il Passo del Giogo arrivavano a Firenzuola dove, andando verso sinistra, raggiungevano il Passo della Futa e Barberino passando dalla località Le Maschere ritornando nuovamente in zona di Scarperia e San Piero pronti per un altro giro. Certamente un percorso davvero impervio e ricco di storia!

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Nel paddock dell’Autodromo del Mugello ammirando Alfa Romeo MiTo VELOCE e un bellissimo tramonto tra le nuvole non possiamo che ritenerci soddisfatti per aver percorso fantastiche strade a bordo di un’auto che saprà stamparvi un sorriso sulla faccia. L’ottima motricità del differenziale Q2, associato al cambio TCT doppia frizione usato in modalità Dynamic e con i paddle al volante, mi ha fatto divertire senza mai mettermi in difficoltà. Altro punto forte sicuramente è il sound, sia a bordo, grazie all’ottimo impianto audio (con la pecca di un infotainment non certamente all’altezza), sia a musica spenta con uno scarico sportivo che regala soddisfazioni. Gli ultimi bagliori del sole ci salutano mentre facciamo ritorno verso casa dopo una giornata di guida davvero fantastica.

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Testo: Edoardo Mascalchi

Foto: Edoardo Mascalchi, Giacomo Boscagli

 

Bonus images:

 

Il Museo Della Guerra di Castel del Rio: