Fiat Professional Fullback è praticamente inarrestabile. Si, perché mentre l’aspetto molto curato degli interni e degli esterni può tradire ambizioni da confortevole SUV, l’anima di questo “gigante” è quella di trasportare grandi quantità in luoghi difficilmente raggiungibili.
Ma qual è la ricetta per arrivare a costruire un mezzo tanto estremo ma allo stesso tempo elegante e comodo? Partiamo dalla seconda. Fiat Fullback, nella versione da noi in prova, viene proposto con interni in pelle, sedili riscaldati, clima bizona, navigatore satellitare con schermo di dimensioni generose, telecamera posteriore e molti altri accessori che non ti aspetteresti da un mezzo nato per i lavoratori. E se all’interno possono starci comodamente 5 persone (in questa versione a cabina doppia) anche gli esterni vogliono essere ugualmente curati.
Grazie alle cromature e a un design elegante su strada questo PickUp spicca in mezzo alle altre auto e vi divertirete a notare come i passanti restino sorpresi a leggere il marchio Fiat Professional su un veicolo davvero di alto livello.
Passando alla vera natura di PickUp di questo Fiat Fullback si nota subito la sua derivazione Mistubishi. Nato infatti in collaborazione con la casa giapponese, Fiat Professional Fullback condivide con L200 una piattaforma versatile e un telaio a longheroni e traverse oltre che un motore turbodiesel da 2,4L che sviluppa 180CV e 430Nm.
L’assetto è costituito invece da doppi bracci con barra stabilizzatrice per l’anteriore e un assale rigido con balestre multistrato al posteriore. Questo tipo di telaio e di assetto si traducono in una portata del cassone di una tonnellata e, grazie anche al motore generoso, una capacità di traino tripla! Con tutta questa capacità di carico però era ovvio aspettarsi anche una grande attitudine al fuori strada anche estremo.
In questo Fiat Professional Fullback è una conferma. Le modalità di guida, selezionabili nel tunnel centrale, sono molteplici. In configurazione standard Fullback, nella versione da noi in prova, resta con la sola trazione posteriore al fine di aumentare il rendimento meccanico e ridurre i consumi. Se il gioco si fa duro si può però optare per una modalità a trazione integrale (disponibile fino a 100 km/h), una a trazione integrale con blocco del differenziale centrale e ripartizione 50/50, e infine, un’ultima dove si aggiungono anche le marcie ridotte per assicurare una coppia ottimale.
Aggiungiamoci anche che, grazie alla sua altezza, Fiat Fullback riesce a garantire angoli di attacco e di uscita di 30° e 22° oltre che un angolo di dosso di 24° e di inclinazione laterale di 45° e vi renderete conto che è inarrestabile. Per verificare se nella realtà tutte queste promesse vengono mantenute ho deciso di recarmi nelle montagne casentinesi (in provincia di Arezzo) immaginandomi per un giorno il cliente tipo di Fiat Fullback.
Sul cassone è possibile caricare praticamente di tutto, il rivestimento Mopar fa si che non ci siano danni alla carrozzeria e anche la fase di carico/scarico non è troppo difficoltosa.
Su strada l’altezza, gli ingombri e il peso si sentono. In fase di marcia il rollio è presente ma il comportamento dinamico garantisce anche dei viaggi in autostrada in piena sicurezza accompagnati anche da aiuti alla guida come il cruise control e l’assistente al taglio di linea. Nei parcheggi e in manovra risulta indispensabile la telecamera posteriore che vi aiuterà a comprendere le distanze anche senza i sensori di parcheggio di cui l’auto non è dotata.
Approcciando il fuoristrada, ruotando la manopola per inserire la trazione integrale, Fiat Fullback appare perfettamente a suo agio con un particolare plauso alle balestre che smorzano perfettamente ogni buca evitando fastidiosi colpi. Nei percorsi dove è presente fango si può inserire il blocco del differenziale centrale per garantire il grip necessario e, in caso di salite impervie, le marce ridotte fanno il loro lavoro egregiamente. È davvero difficile mettere in difficoltà Fiat Professional Fullback!
In conclusione parliamo di un mezzo davvero interessante. È inoltre possibile personalizzare Fiat Fullback grazie agli accessori aftermarket di Mopar, inserendo ad esempio un hard top per coprire il cassone ma anche molto altro. Difetti? Pochi a dire il vero, probabilmente una tale dotazione di serie meritava la presenza anche di fari allo XENO dato che gli alogeni presenti garantiscono davvero poca luce.
Anche l’infotainment a volte è sembrato poco intuitivo e ha avuto delle difficoltà ad accoppiarsi col mio iPhone in bluetooth. In definitiva Fiat Professional Fullback si inserisce nel mercato dei PickUp con un ottimo biglietto da visita. Grande capacità di carico e di traino e ottime doti in fuoristrada lo fanno diventare una ottima scelta per chi ha bisogno di lavorare in terreni complessi trasportando grandi quantità di materiale.
Testo: Edoardo Mascalchi
Foto: Edoardo Mascalchi
Bonus images:
