tramonto sul mare visto dal monte serra, sulla strada c'è parcheggiata la nostra slk

Mercedes-Benz SLK: Una stella a cielo aperto

Fortunatamente la fine di Ottobre ci regala delle bellissime giornate di sole. Ottime per avere in prova una Mercedes SLK. Aria pulitissima, temperatura mite e colori autunnali più belli che mai. Se poi si può aggiungere una sportiva decappottabile il tutto si trasforma in un meraviglioso mix di piaceri. Questo week end ho la fortuna di poter aggiungere anche quest’ultimo ingrediente. Ad accompagnarmi è la nota coupé-cabrio Sportiva Leggera e Compatta, tradotto in tedesco Sportlich, Leicht, Kompakt.

dettaglio logo Mercedes SLK posteriore

Per gli amici Mercedes SLK. Da ormai quasi 20 anni, precisamente dal 1996, Mercedes propone questa spendida sportiva a tetto rigido ripiegabile. Il fatto di essere una coupé-cabrio è sempre stato sicuramente il suo punto forte. Certo, bisogna rinunciare al fascino della capote in tela ma il tutto viene ripagato con una grande versatilità e nella possibilità di essere sfruttata 365 giorni all’anno. Già nel 1996 con la prima serie R170 appariva come un oggetto del desiderio.

dettaglio logo Mercedes Benz su cofano anteriore

Linea aggressiva, dimensioni giuste, piacere di guida ma anche una buona dose di eleganza, alla quale i clienti Mercedes mai rinuncerebbero. La base di partenza era quella della classe C, per l’epoca la qualità generale era di ottimo livello, così come le prestazioni. Il successo continua nel 2004 con la seconda generazione R171, ispirata alla super car SLR e alle F1, si conferma come degna erede anche se a parere mio quel muso basso, la stella un po’ troppo orizzontale e le linee morbide la rendono fin troppo aggraziata.

Mercedes SLK panning con grandangolo Nikon

Un’auto quasi da signore, sicuramente un gioiellino ma privo di quell’aggressività che ci si aspetterebbe da un’auto del genere. Con la terza generazione, la R172, presentata nel 2011, la linea cambia radicalmente. Gli interventi principali riguardano il frontale, proprio la parte che rendeva la serie precedente troppo paciosa. La linea viene ripresa dalla favolosa SLS, supercar di punta della attuale produzione Mercedes. Le dimensioni rimangono molto compatte, la lunghezza complessiva è poco più di 4 metri e le proporzioni risultano estremamente riuscite. L’abitacolo è arretrato, si siede vicinissimi alle ruote posteriori, il tetto in metallo, anche da chiuso, si raccorda perfettamente alla carrozzeria. Il cofano appare lungo e imponente.

Mercedes SLK impostazione di curva

Niente più muso basso, adesso il frontale si apre con una calandra alta nella quale è incastonata bella grande la stella Mercedes, come sulle sportive di un tempo. Piccoli ritocchi che ne cambiano drasticamente l’aspetto, le linee più spigolose incrementano la sensazione di sportività, la Mercedes SLK appare ben piazzata sull’asfalto. L’eleganza non è stata certamente persa rispetto alle versioni precedenti e l’occhio più sportivo rimane sicuramente soddisfatto. Un’auto che va bene sia per presentarsi in pista che per un appuntamento di lavoro in giacca e cravatta.

dettaglio logo Mercedes Benz su cerchio in lega anteriore

L’esemplare in prova risulta più appagante dal punto di vista estetico grazie ai cerchi da 18’ optional e al bellissimo interno in pelle rossa. Girandole intorno a tetto aperto si rimane incantati; in configurazione roadster è impossibile che passi inosservata. L’armonia del design è centrata in pieno, non risulta mai sproporzionata da qualsiasi punto la si guardi. Il cofano motore appare ancora più lungo e l’abitacolo ancora più arretrato. Proprio quest’ultimo è un salottino in miniatura.

Dettaglio interni Mercedes SLK

I sedili in pelle hanno una bellissima conformazione che risulta anche piuttosto comoda nei lunghi viaggi. La sensazione di qualità è molto elevata. I comandi sono tutti al posto giusto e le bocchette dell’aria circolari in alluminio, fortemente ispirate a quelle della SLS, sono di grande effetto. Lo schermo principale potrebbe essere di dimensioni maggiori, nel complesso risulta comunque molto pratico grazie alla manopola centrale. La posizione di guida ottimale la trovano tutti, anche i più alti. Il volante è regolabile in profondità ed abbassando il sedile non si rischia di avere la parte alta del parabrezza troppo vicina alla fronte, difetto che spesso si trova su auto di questo tipo.

Dettaglio volante Mercedes SLK

Le gambe si possono tenere semidistese e il volante comunque in posizione corretta. Il sedile offre un ottimo contenimento, con il cambio manuale si rischia però di urtare il gomito sul fianchetto sporgente nel passaggio dalla terza alla seconda. Prima di vedere come va, facciamo il punto su quella che è la meccanica del modello attuale. L’SLK è proposta in diverse motorizzazioni da quattro, sei ed otto cilindri. La più diffusa sul nostro mercato, da sempre, è sicuramente la 200 con motore 1.8 a quattro cilindri. Con la R172 viene abbandonato definitivamente il compressore volumetrico per passare al turbocompressore.

Mercedes SLK panning a tempo molto basso con grandangolo

Addio quindi alla scritta “Kompressor” sul fianco. La potenza è di 184 cavalli a 5250 giri mentre la coppia è di 270 Nm già a 1700 giri. Il pianale utilizzato è strettamente imparentato con quello della sua contemporanea classe C. Le sospensioni hanno uno schema multilink su entrambi gli assi.  Il cambio è un manuale a sei marce, optional è disponibile il moderno automatico 7G-TRONIC a sette. A parere mio su un’auto di questo tipo il manuale è la scelta giusta, anche se purtroppo sulle motorizzazioni superiori l’automatico diviene scelta obbligata. Motore acceso, apro il tetto. Per aprirlo non vi è un semplice tasto, si apre un mini scomparto apposito accanto al bracciolo dove è presenta una leva dedicata all’apertura e chiusura.

Mercedes SLK posteriore

Peccato non sia possibile farlo in movimento, l’auto deve essere ferma. Il tempo di apertura comunque è abbastanza rapido, più lento sicuramente di una tela ma più veloce di tanti altri metallici. Il tetto si ripiega nel bagagliaio che ovviamente rimane sacrificato dal punto di vista della capacità di carico. I bagagli di due persone per un week end fuori porta possono comunque essere sistemati anche in configurazione aperta. Inizio un bellissimo percorso su una strada collinare, ottimo per godersi la Mercedes SLK.

Dettaglio posteriore Mercedes SLK

Andando a passeggio si apprezza molto l’assenza di vortici fastidiosi nell’abitacolo, l’esemplare in prova è dotato di Airscarf, una sciarpa d’aria che consiste in una bocchetta dietro il collo che emette aria calda. Unendo questo irrinunciabile accessorio al frangivento è possibile viaggiare a tetto aperto con qualsiasi temperatura esterna. Passeggiare tra le colline è un vero piacere, peccato che il motore non sia pastoso quanto dovrebbe e che si avverta un dislivello di potenza un po’troppo marcato intorno ai 2000 giri. Un sei cilindri di pari potenza sarebbe stato più adeguato ma sarebbe stato sicuramente obsoleto considerando l’attuale moda del downsizing.

dettaglio motore 1,8 turbo benzina di Mercedes SLK

Si resiste poco a queste andature, viene voglia di divertirsi e l’SLK non delude tale richiesta. In accelerazione il sound proveniente dai due scarichi è entusiasmante, in alto il motore ha un’ottima progressione, la cambiata ottimale è intorno ai 6000 giri, non moltissimi, ma inutile spingere di più. Anche con i controlli disinseriti non è mai troppo impegnativa, il comportamento è sovrasterzante ma facilmente controllabile. Le curve si percorrono a velocità elevatissime ed in sicurezza.

dettaglio interni SLK

Mercedes SLK car to car con il tramonto sullo sfondo

Nonostante l’assetto non sia rigidissimo per favorire un uso quotidiano il rollio è contenuto. Lo sterzo è molto preciso, quasi mai si staccano le mani dalle 9 e 15, soprattutto è molto comunicativo grazie anche alla servoassistenza idraulica. Gran parte del piacere deriva dal contatto con la strada che la Mercedes SLK riesce a trasmettere. Il cambio manuale aggiunge ulteriore divertimento. I rapporti sono piuttosto lunghi e in scalata, soprattutto se si va forte, è opportuno cimentarsi nel tacco punta per evitare strattoni o pattinamenti.

dettaglio interni durante azione di guida SLK

L’impianto frenante è leggermente sotto tono rispetto al resto della meccanica. Gli spazi d’arresto sono contenuti ma il pedale non da quella sensazione di sportività che dovrebbe, soprattutto la corsa risulta troppo lunga. Dettaglio facilmente rimediabile in quanto come optional è disponibile l’impianto frenante maggiorato; se utilizzate l’auto in modo sportivo per completare il piacere di guida è sicuramente consigliato.

panorama dal monte serra con la slk in primo piano

In città si rivela molto pratica, bisogna ovviamente essere disposti a fare qualche fatica in più per salire e scendere. Le asperità del terreno sono ben filtrate, sul pavè non trasmette vibrazioni moleste. Grazie alle dimensioni contenute si parcheggia bene, il raggio di sterzata è sufficientemente contenuto. L’ho trovata anche ottima per affrontare un viaggio autostradale, a velocità di codice grazie al tetto in metallo si viaggia ben isolati da rumori e fruscii.

tramonto dal monte serra con dettaglio frontale mercedes slk

Il motore non è mai invasivo grazie anche ad una sesta di riposo piuttosto lunga. I consumi? Viste le prestazioni sicuramente contenuti! Certo se si decide di spingere sempre a fondo sono 184 cavalli da “sfamare”. Su strade extraurbane non è però difficile fare anche 14 Km/l. In conclusione possiamo sicuramente rimanere soddisfatti della grande versatilità che offre. L’unico limite sono i due posti secchi, per il resto è un’automobile adatta a qualsiasi condizione, distanza e tipo di percorso. Chi cerca un’auto per due, sportiva, piena di fascino e adatta all’uso quotidiano con lei fa sicuramente la scelta giusta.

Vista dal monte serra verso il mare durante il tramonto

mercedes slk tre quarti posteriore con tramonto sul mare sullo sfondo

 

Testo: Leonardo Stefani

Foto: Edoardo Mascalchi