Porsche Cayenne GTS Casentino

Con Cayenne GTS tra i colori del Casentino 3/3

Si conclude oggi questa bellissima esperienza con Porsche Cayenne GTS e non può che finire alla grande dopo tutti i km percorsi! Nell’ultimo articolo ci siamo salutati a Poppi con il suo bellissimo castello, oggi proseguiamo il percorso alla volta di Romena .

Porsche Cayenne GTS Casentino

Percorrendo pochi km raggiungiamo questa deliziosa località e il suo castello che dall’alto della collina domina la valle Casentinese e il paese di Pratovecchio. Nella salita ci imbattiamo nella Pieve di San Pietro a Romena, una chiesa del XII secolo. La Pieve è maestosa e noto con piacere dalle targhe delle auto parcheggiate che molti turisti sono giunti a visitarla.

Porsche Cayenne GTS Casentino

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E’molto piacevole salire su questo poggio, la strada si fa sempre più stretta e il paesaggio è composto da campi e alberi nel pieno stile toscano. Il nostro percorso continua fino alle pendici del Castello dove un viale alberato con dei cipressi ci regala degli scatti stupendi. Il paesaggio che ci circonda è molto differente rispetto a quelli visti fin’ ora, non siamo più infatti all’interno delle famose foreste Casentinesi e questo ci permette di avere un colpo d’occhio decisamente più vasto, complice anche l’altezza da cui osserviamo il panorama.

Porsche Cayenne GTS Casentino

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Sul Castello di Romena si racconta un particolare aneddoto: tra il 1200 e il 1300 un fabbro del Castello, per commissione dei Conti Guidi, falsificava fiorini della Repubblica di Firenze e, per tale reato, venne catturato e giustiziato a pochi km di distanza in una località che poi prese il nome di Omomorto (nel passo della Consuma che percorreremo tra poco). Tale fatto è raccontato anche nella Divina Commedia di Dante e lo stesso autore è stato ospite del Castello per un certo periodo.

Porsche Cayenne GTS Casentino

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Scendiamo dal poggio alla volta di Stia, altra cittadina piuttosto conosciuta nel Casentino. Parcheggiato il nostro Cayenne GTS ci concediamo una pausa per il pranzo prima di ripartire alla volta di Pontassieve. Ci dirigiamo quindi verso Piazza Tanucci, famosa in Italia per essere stata più volte ripresa all’interno del film “Il Ciclone” di Pieraccioni.

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Stia è anche famosa per la lavorazione della lana e in particolare del “Panno del Casentino”. Un paese sicuramente grazioso, con la Piazza centrale molto particolare che sinceramente meriterebbe di essere resa pedonale, le auto parcheggiate stonano davvero con l’architettura storica che si può ammirare. Con un colpo di gas il Porsche Cayenne GTS ci porta alla volta del Passo Della Consuma, amato da chi cerca il piacere di guida, sia in auto che in moto.

Porsche Cayenne GTS Casentino

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I tornanti affrontati con questa vettura ci fanno emozionare, la grande coppia offerta dal motore 3,6 biturbo permette agili uscite di curva favorite dal battistrada da 295mm e la trazione integrale con assetto sportivo. Giunti alla cima del Passo vi consigliamo di fermarvi per acquistare la famosa “Schiacciata”, un ottimo spuntino sullo sfondo di un incredibile panorama.

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Proseguiamo verso Pontassieve . Pochi tratti di strada dopo la cima del Passo della Consuma svoltiamo verso Vallombrosa. Questo percorso ci porterà di nuovo dentro la foresta in un tratto di strada che ci ricorderà molto quello nei dintorni di Camaldoli. Vallombrosa è famosa per l’omonima Riserva, che grazie ai suoi alberi diventa meta per i Fiorentini in cerca di fresco durante i periodi estivi, e per l’Abbazia dei monaci Vallombrosiani.

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Ci fermiamo proprio nei pressi di quest’ultima per le ultime foto prima di rientrare a Pontassieve. Il lago immerso nella foresta accanto al Monastero è sicuramente d’impatto, siamo felici di trovarci nel luogo ideale per rilassarsi dopo tanti km percorsi in questi giorni! Approfitto di questi momenti di relax per confrontarmi con Marco su come si è comportata questa Cayenne durante il nostro Itinerario.

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Sicuramente ci troviamo davanti ad un’auto versatile, come giustamente ha sottolineato Leonardo nel suo articolo. Sia che il guidatore si cimenti in una guida sportiva o affronti una strada sterrata la risposta del mezzo è sempre di alto livello. E’ ovviamente lecito aspettarsi un risultato simile con un SUV di tale valore ed equipaggiato di un motore sempre all’altezza.

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La dotazione di serie poi permette di viaggiare sempre in ottima sicurezza, grazie all’assistente per il cambio di corsia o il sistema di telecamere con Surround View che davvero lascia sbalorditi per come permette di muovere questa vettura con agilità. Unico appunto, se proprio devo trovarne uno riguarda il cambio Tiptronic. A volte in modalità manuale è irritante in scalata, affrontando una frenata decisa e richiamando la marcia inferiore è esitante, specie nel passaggio dalla 3 alla 2 marcia.

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Questo per alcuni attimi interrompe quella sensazione di sicurezza e controllo che è predominante alla guida. Sicuramente l’adozione del cambio doppia frizione sarebbe stata più opportuna. Gli altri “difetti” che ho riscontrato sono tutti marginali, l’unico che merita menzione forse è il fatto che, essendo possessore di uno Smartphone da 5,5 pollici, non ho trovato un posto dove riporre il mio cellulare che non fosse il bracciolo anteriore o la tasca laterale della portiera, la presenza almeno un portaoggetti in più sarebbe stata utile.

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Complessivamente abbiamo avuto l’opportunità di guidare un’auto impressionante, per tanti motivi che abbiamo cercato di raccontarvi. Una cosa è certa; i veri fortunati saranno non tanto quelli che se la potranno solo permettere ma chiunque potrà sfruttare appieno il suo potenziale senza preoccuparsi di stare portando offroad un’auto da 130 mila euro. Questa vettura è un vero fuoristrada, soluzioni come l’adozione di un motore a carter secco per aumentare l’angolo di attacco o la possibilità di bloccare tutti e 3 i differenziali la rendono davvero difficile da arrestare, fortunato appunto il proprietario che avrà il coraggio di metterla alla prova sul serio!

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Con queste riflessioni si chiude il nostro itinerario alla scoperta del Casentino, una parte di Toscana sicuramente poco conosciuta in grado di regalare scenari e luoghi molto diversi ma tutti accomunati da una bellezza unica.

 

 

Testo: Edoardo Mascalchi

Foto: Edoardo Mascalchi, Marco Dellisanti

 

 

Bonus Images:

 

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